Ludica mente


Ludicamente

Nella vita c’è chi osa cimentarsi in una sciarada,

chi opta per la sedentarietà di una contrada.

 

Tra l’aut aut del binarismo di genere e i numerosi contatti in rubrica

oggigiorno le tessere del domino si abbinano a fatica;

una combinazione soltanto ed è subito epifania,

la società del nuovo millennio rulla in una slot machine compulsiva

dalla febbre del jackpot aggravatasi in ludopatia.

 

Dall’uno al nove nel sudoku il dieci non trova collocazione,

però per il sistema numerico binario accorpa l’uno e lo zero

che sbrigano, da soli, il lavoro di una decina di cifre in base alla posizione.

 

La possibilità di ridurre il personale è il rovescio della medaglia del progresso,

le macchine non fanno figli e in minor tempo producono lo stesso,

motivo per cui pagare i politici di pari moneta

sarebbe più giusto che obbligare la gente comune a una vita da asceta:

indennità e vitalizio sono il problema e il gettone di presenza a tutti fa gola,

invece della numismatica, con le monetine,

bisognerebbe dare il via al flash mob di una sassaiola.

 

Per alcuni l’esistenza è una riffa,

per altri ogni cosa ha una tariffa,

mentre chi ricorre a rapide mosse illecite per conseguire un obiettivo

è uno scaltro lavativo

e se non si rimette in carreggiata

vivrà la continua attesa di un buffering da anima tormentata.

Si salva chi ha la visione leggera delle cose propria della mente ludica

che difficilmente a occhio e croce giudica

e che, semmai dovesse farlo, in alternativa alla croce azzarderebbe la testa,

perché, alla fine si sa, è sempre con una moneta che la sorte si manifesta.

Chi possiede l’ingegno allegro risulta vincente: dice quel che pensa,

non calcolando né benefici né ricompensa,

progredisce non tornando mai sul luogo del delitto

e nemmeno dove a vele spiegate è stato felice, consapevole di ritrovarvi un relitto.


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