Il cuoco impiattato



Roots Cuoco


Il famoso cuoco fa largo uso di un’inebriante polverina

che non è surrogato della vanillina.

Perennemente in trasmissione,

è uno stimato chef fedifrago e marpione,

abile nell’addolcire le donne con un delicato mascarpone.

 

Tra una portata e l’altra si vanta della nouvelle cuisine

alla quale si è consacrato con dedizione,

ma il rinunciare alla frollatura è per lui fuori questione.

 

Bellimbusto dalla cannella sempre pronta e dallo spirito di pepe aromatizzato,

si dimentica troppo spesso di essere ammogliato.

 

Svuota ovunque il sac à poche, virile attrezzo culinario,

e speditamente nel pos striscia la carta per l’anniversario

– neanche dovesse allineare la costosa polverina,

più accattivante di un succedaneo della vanillina –

dopo essersi ricordato all’ultimo della coniugale ricorrenza,

e di quanto sarebbe mortificante rimanerne senza.

 

Sicuro d’aver conseguito il risultato sul fil di lana,

e comunque fiero di aver sollevato l’ennesima sottana,

si reputa seduttore, furbo e creativo,

sottovalutando la trascurata moglie

che lo sa di aver sposato un anafettivo.

Del problema ne è convinta,

perché lo chef verso fiori, animali e bambini

non ha spinta.

 

Simile a un rigido baccalà

è continuamente sul chi va là,

non riuscendo a smettere di mentire,

dato che le emozioni non è capace di gestire,

considerando il cibo l’unica passione

da alternare ai già descritti vizi, in conclusione.

 

Capendo che il marito è una battaglia persa

decide di reagire alla sorte avversa

e con gran gusto e determinazione

silura lo spudorato mascalzone,

la cui avarizia si evince da mini porzioni,

indizi di un maschio dalle scarse dimensioni.

 

Si inventa quindi la ricetta

per cucinare l’adeguata vendetta,

un’esemplare punizione,

per il traditore ghiottone,

da servire fredda alla prova di presentazione,

quella che non tiene conto della qualità, bontà e freschezza,

ma dell’esteriorità che non sottintende necessariamente la prelibatezza.

 

Ed è durante la diretta televisiva del martedì sera

che lo lascia, cotto di sé e umiliato,

facendolo risultare, alla fine,

uno scadente cuoco malamente impiattato.


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